Sabato pomeriggio, passeggiando lungo l’ #Arboreto dell’ #Ortobotanicocomunaledilucca, prossima al Cedrus libani una figura sull’erba attira il mio sguardo: un cerchio composto di funghi!
Più che un cerchio meglio un’elisse, che fruiva della pioggia novembrina che finalmente si era decisa a scendere anche nelle nostre località.
Avvicinandosi la #festanazionaledeglialberi, possibile che #streghe, #fate e #folletti si siano dati appuntamento presso l’Orto bicentenario per danzare ai ritmi della #Natura e compiere i loro riti magici?!
Questo “strano” fenomeno è dovuto al modo particolare di vegetare da parte del micelio di alcune specie di funghi, circa 60, nei prati dove è presente molta sostanza organica da decomporre.
La spora germina formando una fitta rete di ife che si allargano a raggera; si forma un unico carpoforo, vitale solo per alcuni giorni, mentre le ife continuano ad espandersi e formare altri carpofori disposti in cerchi ogni volta più ampi.
L’erba sul bordo del cerchio può risultare più brillante grazie all’azione di decomposizione operata dal fungo che trasforma la sostanza organica in molecole nutrienti, come il nitrato di azoto; al centro queste sostanze sono velocemente assorbite dal fungo per continuare la crescita, dunque l’erba può apparire danneggiata.
Le credenze popolari attribuivano a queste figure i luoghi di incontro degli spiriti del bosco che celebravano l’arrivo della primavera; in Inghilterra tali cerchi rappresentavano le porte verso mondi fatati… e l'Orto Botanico di Lucca, il giardino più prezioso della città, è proprio un luogo magico.
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