LAVANDA, la spiga di San Giovanni

23/06/2021
Lavandula angustifolia 
Lamiaceae

Origine: Mediterraneo, India, Nord Africa e Medio Oriente, Isole Canarie.
Spontanea in zone assolate, incolte, anche rocciose.
Ad esclusione delle radici, tutta la pianta contiene olio essenziale.
Pianta di fuoco: l'elevata concentrazione di olio essenziale volatile la rende “infiammabile” alle elevate temperature, alimentando incendi, metodo con cui la pianta garantisce la germinazione dei semi: i coltivatori hanno pertanto sviluppato un procedimento particolare per produrre un "fumo caldo" con cui trattare la pianta al fine di ricavarne i semi.

Nome: deriva dai romani che immergevano fasci di lavanda nelle vasche destinate ai bagni.
Recidendo i gambi prima della fioritura ed essiccando i fiori sotto il sole del Mediterraneo, ne mantenevano intatto l'aroma.

Lavandula angustifolia o officinalis produce una qualità migliore di olio se coltivata tra 800 e 1300 m; Lavandula latifolia produce di più ma con qualità inferiore ed è possibile coltivarla ad altitudini inferiori; Lavandula x intermedia, ricavata dalle due precedenti, produce più olio, di qualità inferiore ma la'areale di coltivazione è più vasto.

Virtù medicinali conosciute dall'antichità: Egizi, Greci, Romani, Arabi.
77 d.C. Dioscoride la utilizzava per ferite ed ustioni; Ildegarda di Biggen scoprì la sua efficacia contro pidocchi e pulci; tra il 1628 ed il 1631 durante la peste che colpì Tolosa, quattro predatori di tombe, arrestati per aver saccheggiato cadaveri durate un'epidemia, dichiararono di essersi protetti con un preparato a base di lavanda, rosmarino, chiodi di garofano e aceto distillato: soprannominato poi “l'aceto dei quattro ladroni”.

Lavanda e profumeria: la vera rivoluzione.
1709: il profumiere italiano Giovanni Maria Farina aggiunse una delicata miscela di lavanda al profumo cui diede il nome della sua nuova patria: Colonia. L'Eau de Cologne ebbe un grande successo e tutt'oggi è commercializzata nonostante siano molte le aziende che producono acqua di colonia e profumi alla lavanda: ricordiamo le famose coltivazioni in Provenza.
L'inconfondibile marchio che riporta il numero civico del negozio, 4711, è ancora molto apprezzato.
L'olio essenziale di ottiene distillando per corrente di vapore i fiori freschi.

Erba utilizzata per l'Acqua di San Giovanni.
L'eccezionale aroma che richiama alla freschezza evoca il simbolo della virtù e della purezza dell'anima e del battesimo.
La sua spiga è considerata pertanto un amuleto vegetale che protegge dalle disgrazie, dalle ossessioni e dai demoni. In Toscana, in Valdinievole, combatteva il malocchio dei bambini.
A Roma nella notte di San Giovanni la spiga di lavanda allontanava le streghe.
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