5 piante per festeggiare il Solstizio d'inverno e la rinascita del SOLE! Non solo PUNGITOPO...

20/12/2020
Non solo PUNGITOPO

Ruscus aculeantus
              e

Ruscus hypoglossum
Asparagaceae
 
Pungitopo, pianta solstiziale!
Arbusto decisamente ornamentale in autunno e per tutto l'inverno, appeso in mazzi nelle case e nelle stalle come ben augurante, era considerato un amuleto vegetale per i caratteristici cladodi arricciati e appuntiti che evocano la funzione di difesa; le bacche, così sgargianti durante il periodo natalizio, sembrano festeggiare il ritorno del sole al solstizio regalando felicità per l'anno futuro.

Pungitopo: tradizioni e proprietà.
Il nome popolare pungitopo deriva dall'utilizzo: rametti di rusco venivano appesi insieme ai salumi nelle cantine, appoggiati sulle mensole vicino ai formaggi che stagionavano o alla frutta che doveva conservarsi per l'inverno al fine di tenere lontani i roditori; il pungitopo poteva essere inserito anche nelle fessure dei muri e nelle soffitte per evitare che i topi entrassero nelle case.
Con il pungitopo si preparavano scope rudimentali per spazzare il camino o il giardino.
I semi torrefatti venivano utilizzati come succedaneo del caffè durante la guerra, il decotto di radici per pediluvi e assunto oralmente per migliorare la circolazione.
I giovani getti, sbollentati per togliere parte del sapore amaro, venivano cucinati in frittata, oppure lessati e conditi con olio e limone come gli asparagi.

Curiosità: le foglie che non sono foglie.
Il pungitopo è un piccolo arbusto rizomatoso che può raggiungere un metro di altezza, caratterizzato da cladodi o cladofilli - ovvero i rami appiattiti che sostituiscono le foglie - di forma ovato-lanceolati con spina all'apice, coriacei e che svolgono le funzioni delle foglie.

Scopriamo il pungitopo.
Originario di Europa, Turchia e Nordafrica.
Si distribuisce in boschi e leccete termofile (cioè a clima temperato) fino a 1200 m di altitudine.
Fioritura: da febbraio ad aprile, piuttosto dimessa, costituita da piccoli fiori stellati inseriti al centro dei cladodi (false foglie) di un colore che vira dal verde acido-bianco fino al violaceo.
La vera attrazione sono i frutti, costituiti da una bacca sferica di colore rosso vermiglio che persistono dall'autunno per tutto l'inverno.
Pianta dioica, per fiorire necessità sia dell'esemplare maschile che femminile; tuttavia, la specie aculeantus talvolta è ermafrodita e riesce comunque a fiore.
Presso vivai e garden center è possibile reperire cultivar nane autofertili che producono bacche tutto l'anno, adatti anche alla coltivazione in vaso.
ATTENZIONE! Se ingerite, possono causare lievi disturbi gastrici.

Ruscus hypoglossum...un altro meraviglioso pungitopo!
Originario dell'Italia e diffuso dalla Repubblica Ceca alla Turchia.
Si tratta di un arbusto rizomatoso che produce getti arcuati, con false foglie, i già citati cladodi, più grandi rispetto alla specie precedente (circa 10 cm) che dall'autunno all'inverno si veste di sfere rosse portate al centro dei cladodi.
Raggiunge un'altezza massima di 50 cm ed insieme al pungitopo tradizionale regala nell'ultimo mese dell'anno un'intensa e vivace colorazione sia in giardino che sui balconi!
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